PORTFOLIO SPETTACOLI 3

Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit. Inscite autem medicinae et gubernationis ultimum cum ultimo sapientiae comparatur. Qua ex cognitione facilior facta est investigatio rerum occultissimarum. At coluit ipse amicitias.

LE OLIMPIADI DEL CANALE DI SUEZ

Tra il 1967 e il 1975 quindici navi da carico restarono bloccate nel Canale di Suez. La causa del blocco fu la Guerra dei Sei Giorni scoppiata tra Egitto ed Israele. Solo dopo otto anni, con la fine della guerra dello Yom Kippur, il blocco navale fu rimosso e quella che ormai tutti conoscevano come “flotta gialla” per la sabbia che negli anni aveva ricoperto le navi, poté riprendere la navigazione. I membri degli equipaggi, per trascorrere il tempo inventarono grandi eventi, i più celebri furono indubbiamente  i “Giochi olimpici del lago amaro”, delle specie di Olimpiadi fatte in contemporanea alle Olimpiadi estive del 1968 a Città del Messico. Erano giochi olimpici a tutti gli effetti con un medagliere, coppe e medaglie forgiate dai polacchi che si dimostrarono piuttosto abili con questo tipo di fai da te. La nave svedese aveva una palestra e una piscina, quella polacca un campetto da calcio, le scialuppe si salvataggio furono attrezzata con vela per fare regate, i materassi delle cabine erano utilizzati per il salto in alto. Le discipline erano quattordici, tra cui vela, tuffi, atletica, tiro con l’arco (con materiale fatto a mano dagli stessi polacchi), pallanuoto (nell’acqua del canale di Suez), nuoto (sempre in mare, tra due navi), e c’erano pure pesca e sollevamento pesi.

LA CADUTA

La storia di Marco Pantani, il più grande ciclista di tutti i tempi, della sua caduta e della sua fine ingloriosa. Una vicenda che per qualcuno non è ancora chiusa. 

IL MIRACOLO DEL LEICESTER

L’allenatore italiano Claudio Ranieri nel 2016 ha compiuto una delle più grandi imprese della storia del calcio: ha vinto la Premier League con una squadra partita con il solo obiettivo di salvarsi dalla retrocessione, quotata dai bookmaker 5000 a 1. La squadra era fatta da ex operai, talenti incompresi, calciatori svincolati e atleti ripescati: una storia quasi unica di talento e riscatto in un mondo, come quello del calcio, sempre più dominato da ingaggi milionari.