Quella tra Bartali e Coppi è la Sfida con la S maiuscola. L’Italia del secondo dopoguerra era divisa in due opposte fazioni per sostenere quelli che sono stati i primi due personaggi divinizzati dello sport italiano. La rivalità tra Coppi e Bartali fu anche metafora della suddivisione sociale e politica del paese: da un lato i movimenti di ispirazione laica, grandi sostenitori di Coppi, e dall’altra quelli d’influenza cattolica, che Bartali rappresentava con la sua devozione e i suoi riti presi dalla tradizione popolare.
Insomma, due grandi italiani.Insomma, due grandi italiani.
Sullo stadio Azteca di Città del Messico c’è una targa che ricorda che proprio lì si giocò “El partido del siglo”, la partita del secolo. Il 17 giugno 1970 infatti lì si disputò quella che è considerata ancora oggi la più bella e intensa partita della storia del calcio, la semifinale dei mondiali tra Italia e Germania Ovest. Così la racconta Gianni Brera: «Come dico, la gente si è tanto commossa e divertita. Noi abbiamo rischiato l’infarto, non per scherzo, non per posa. Il calcio giocato è stato quasi tutto confuso e scadente, se dobbiamo giudicarlo sotto l’aspetto tecnico-tattico. Sotto l’aspetto agonistico, quindi anche sentimentale, una vera squisitezza, tanto è vero che i messicani non la finiscono di laudare (in quanto di calcio poco ne san masticare, pori nan)».
Dal 1988 al 1993 i due più grandi piloti della storia della Formula 1 si contesero il titolo del mondo dando vita a una sfida emozionante senza esclusione di colpi che ancora oggi infiamma gli animi degli appassionati di questo sport.